I miei sogni sono un mosaico strano, fatto di colori e scampoli di emozioni. Fragilità. Nient'altro che la ricerca di cosa è veramente importante e cosa non lo è, oppure non lo è più. Eppure ho ancora paura di mettermi in discussione.
Dannata te che mi hai lasciato sul cuscino solo la paura d'amare.
Perché amare è difficile, disperato a volte. Paura, significa vedere ogni altra prima di me stesso. Si. Ognuno di noi ha il suo orologio personale, il suo ritmo, sarebbe bello non entrare in competizione ma guardare in entrambe le direzioni, guardare per capire o perlomeno per avvicinarsi il più possibile, per entrambi, questo dovrebbe essere la vita.
Dovrò toglierla questa corazza, un giorno o l'altro. Sarebbe l'ora di cominciare a vivere senza sempre dover mai dimostrare nulla a nessuno e specie a me stesso. E’ la mia fragilità, il lasciarsi plasmare, è questa la mia forza, la fragilità che mi permette di cambiare.
Io vorrei che anche tu fossi fragile e vorrei che tu cercassi di esserlo sempre di più, e che in quella fragilità tu diventassi permeabile a tutto quello che ti circonda, anche ai miei desideri, ai miei sogni. Vorrei che tu vivessi ancora più intensamente il tuo amore, senza limiti e senza confini, vorrei che tu volassi in alto per poterlo capire questo mio amore e poi prenderlo trascinarlo in basso ed ancorarlo a te, per non perderlo. Mai.
Capire non è facile ed a volte anche gli anni non bastano, non è un fatto legato al tempo, ma al momento, alle cose, che succedono o non succedono.
La forza è cieca, la forza ride della debolezza altrui ma piange dentro, nel silenzio, la fragilità è nascosta in profondità ed è quella parte di ognuno di noi che ci fa cercare qualcuno dal quale si attende qualcosa che rimetta in equilibrio tutto quel disordine.
Credo di aver amato molto e l’esperienza sarà utile, ma forse ancora più utile sarà conservare l’ingenuità, per affrontare tutto quello che viene come se fosse la prima volta, per continuare ad essere fragile.
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